Sogni una casa più grande? È possibile con il Piano Casa
“E’ mai possibile che in questa casa non ci entra più niente?”.
Quante volte sentiamo queste parole e magari immaginiamo di poter trasformare la nostra casa. Sogniamo ad esempio di ampliare la cucina, magari inserendo una vetrata dalla quale fare entrare più luce, oppure semplicemente desideriamo un ripostiglio per tenere tutto in ordine.
Ma è davvero possibile farlo? Il regolamento comunale lo permette?
Ebbene sì, la risposta è positiva, si può fare!
Esiste uno strumento, infatti, che permette di realizzare tutto questo ed è il “Piano Casa”. Si tratta di un sistema di normative nato dall’accordo tra Stato e Regioni nel 2009 con l’obiettivo di rilanciare l’edilizia e il rinnovo del patrimonio abitativo esistente incentivando l’ampliamento, la demolizione e la ricostruzione. In Sicilia la Legge di Stabilità Regionale, ha prorogato al 31 dicembre 2018 il termine per il Piano casa Sicilia, che precedentemente era stato fissato al 31 dicembre 2016 dalla Legge Regionale 7 maggio 2015 n.9.
I Piani-casa hanno un carattere straordinario, ossia prevalgono sui regolamenti comunali e sugli strumenti urbanistici. Questo significa che in linea di principio è possibile avere una camera da letto in più o allargare il soggiorno anche quando la normativa comunale di per sé non lo consentirebbe.
Cosa prevedono i Piani-casa?Tutti i Piani-casa prevedono la possibilità di ampliamenti con aumento della cubatura fino al 20%, con bonus legati al miglioramento dell’efficienza energetica o all’adeguamento alle norme anti-sismiche. Permettono inoltre di intervenire con demolizioni e ricostruzioni (l’incremento di cubatura in questo caso può arrivare anche al 35%); di recuperare a fini residenziali le pertinenze degli edifici, e in alcuni casi di cambiare la destinazione d’uso. Gli immobili costruiti prima del 1989 e privi di qualsiasi vincolo avranno un ampliamento della cubatura del 30% se destinati ad abitazione, che sale al 35% nel caso siano usate per la ricostruzione delle tecniche di bioedilizia e sia previsto l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili (solare, fotovoltaico, ecc).
Si possono quindi:
* Realizzare sopraelevazione e sfruttare i sottotetti nell’ambito del 20% di cubatura sia nelle case singole che nei condomini, purché ci sia l’ok di tutti;
* Rendere abitabili i seminterrati trasformandoli in locali di servizio per liberare così lo spazio all’interno della casa.
Ma facciamo un esempio concreto: in un appartamento di 120 mq è possibile realizzare una stanza di 24 mq o una stanza di 20 mq e un bagno di 4mq.
Il Piano-casa però, non è sempre applicabile. Tra gli ambiti esclusi ci sono i centri storici, le zone di tutela naturalistica, le zone A, B, D dei parchi regionali, le zone costiere, le aree inedificabili, le aree demaniali, le aree a rischio idrogeologico.
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Sporalli, Impresa Edile di Catania.