Bioedilizia: dagli scarti materiali innovativi per l’edilizia

Grazie agli scarti dell’agricoltura, oggi, creiamo nuovi materiali per la bioedilizia. Per esempio con gli scarti del riso.

In edilizia già da tempo usiamo vari tipi di paglia derivanti da altri cereali. Quindi invece di bruciare gli scarti del riso ritenuti inadatti all’allevamento li impieghiamo nella bioedilizia per creare nuovi materiali.

In Italia la lavorazione del riso, che si aggira intorno al milione di tonnellate, produce tanto materiale di scarto come paglia, lolla e pula. Dagli scarti otteniamo nuovi materiali e nuovi prodotti: dal telaio in legno e paglia di riso ai termo intonaci, dalle malte ai massetti alleggeriti fino alle finiture in lolla-calce. Questi prodotti sono facili da posare e sono adatti a diverse tipologie di intervento, dai lavori di ristrutturazione alle nuove costruzioni.

La miscela di base costituita da pula, lolla e paglia di riso consente di ottenere materiali molto leggeri, con una buona capacità termica, interamente naturali, traspiranti ed ecologici. Per esempio dalla paglia di riso, mescolata con lana di scarto, otteniamo pannelli termoisolanti e fonoassorbenti. La lolla può essere impiegata per realizzare additivi per materia plastiche.

Inoltre alcuni ricercatori stanno studiando lo sviluppo di un prototipo di blocco non portante per pareti perimetrali verticali. In fase di monitoraggio sono state testate e confermate le performance meccaniche e termiche del sistema murario e l’eco-compatibilità del suo processo produttivo. Il gruppo di ricercatori ha ricevuto, anche, riconoscimenti per la produzione di calcestruzzo arricchito con scarti di mais e paglia di riso.

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Sporalli, Impresa Edile di Catania.