Ristrutturazione: rifacimento impianti
Il rifacimento impianti è il passo successivo alle demolizioni in ogni ristrutturazione. La prima cosa da sapere quando si procede con un rifacimento impianti è che lo stato dei fatti è sempre peggiore di quello che si potrebbe pensare e quindi i problemi saranno parecchi da affrontare. Questo perché gli impianti sono vecchi e mai soggetti a lavori di manutenzione. Gli impianti che solitamente si rifanno sono:
- Impianto idrico
- Impianto elettrico
L’impianto idrico
In una ristrutturazione è spesso richiesto la creazione di un secondo bagno e una lavanderia, o magari di spostare la cucina da una zona all’altra della casa. L’impianto idrico di un appartamento è formato da due distinti sotto-impianti che si devono dividere spazi molto stretti:
- l’impianto di carico
- l’impianto di scarico
L’impianto di carico
L’impianto di carico può essere:
- A collettore.
Un tubo porta l’acqua dall’attacco esterno della fornitura al collettore incassato all’interno del muro. Allo stesso collettore arriva anche un secondo tubo proveniente dalla caldaia per l’acqua calda. Il collettore è formato da tanti rubinetti da cui partono i tubi che vanno verso i sanitari: uno di acqua calda e uno di acqua fredda (tranne che per wc, lavatrice e caldaia). In questo modo sarà possibile chiudere il rubinetto di un solo sanitario qualora ci fossero problemi. Inoltre non ci sono raccordi ma solo tubi unici che vanno dal collettore al rubinetto evitando possibili perdite e garantendo maggiore durata nel tempo.
- A derivazione.
Ci sono solo due tubi che girano per il bagno e di volta in volta vengono derivati gli attacchi dei sanitari. In questo caso ci sono le giunture sotto il massetto e i rischi di rottura sono maggiori. Inoltre in caso di rottura bisogna chiudere tutto e non il singolo sanitario.
L’impianto di scarico
Questo secondo impianto serve per convogliare verso le fecali le acque sporche e si sovrappone all’impianto precedente. É formato principalmente da tubi e pozzetti in PVC e funziona per gravità, cioè l’acqua non viene spinta verso il basso ma semplicemente cade. Per questo motivo nessun tubo può essere orizzontale ma deve avere una pendenza minima dell’1%. Tutti i tubi provenienti dai lavabi sono convogliati in due pozzetti di raccolta/ispezione il cui scopo è sia quello di convogliare le acque verso un unico tubo, sia quello di facilitare il monitoraggio dell’impianto. Il Wc invece è innestato direttamente nella fecale per praticità e per dimensione e portata. Questa era la situazione dopo che gli idraulici hanno posato i tubi:
L’impianto elettrico
L’impianto elettrico è solitamente quello che crea più problemi. La prima cosa da fare è mettere in programma di segnare interruttori, prese e punti luce. Ogni nuovo collegamento richiede un cavo e di conseguenza un tubo che lo contenga. Per questo motivo servono dei lavori di muratura.
Perché non utilizzare i vecchi tubi?
Il nuovo impianto deve rispettare le normative che prevedono un maggior numero di linee elettriche e quindi di tubi con diametri più grandi. Solo rispettando la normativa si potrà ottenere il certificato di conformità.
Possibili problemi
I problemi più frequenti riguardano la struttura. Infatti spesso capita di dover far passare i tubi da un pilastro o da un muro portante, in questo caso se si è fortunati i tubi rientrano nello spessore del copriferro altrimenti bisogna pensare di inserire dei pannelli in cartongesso.
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Sporalli, Impresa Edile di Catania.