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Cosa fare con gli immobili vecchi

Cosa fare con gli immobili vecchi e in disuso?

Cosa fare con gli immobili vecchi e in disuso? I centri storici della nostre città sono pieni di piccole case terrane, utilizzate nei primi anni del ‘900 come botteghe al piano terra e dormitori al piano superiore. Con un po’ di spirito d’iniziativa basta ristrutturare per avere una fonte di guadagno, magari realizzando un piccolo B&B.

Cosa fare con gli immobili vecchi e in disuso? Vi proponiamo, di seguito, una ristrutturazione nella quale siamo riusciti a trasformare un vecchio immobile in un grazioso B&B.

 

Cosa fare con gli immobili vecchi

Passare da C1 ad A2 è possibile basta ristrutturare

 

Stato prima della Ristrutturazione

L’immobile  sito nel  centro storico di Catania è dei primi anni 30. Si sviluppa su un piano terra destinato a bottega,  categoria C1 e un ammezzato con un piccolo servizio. La superficie utile è di circa 30 mq per piano.

Richieste della Committenza

Problemi riscontrati

Prima di pensare a realizzare un progetto su carta, sono state necessarie alcune verifiche di rito.

  1. Regolarità dell’immobile sia urbanistica che catastale;
  2. Verifica dell’esistenza di allaccio alla pubblica fognatura o eventuale possibilità di realizzazione;
  3. Verifica se il cambio di destinazione d’uso rispetta le norme igienico sanitarie.

1.   Regolarità dell’immobile sia urbanistica che catastale.

L’immobile degli anni trenta non ha alcuna licenza edilizia, e non ha mai subito interventi che ne abbiano richiesto il rilascio. È stato riscontrata la planimetria d’impianto del ’39 con alcune incongruenze interne.

Il problema è stato superato rintracciando una serie di testimonianze scritte dell’epoca unitamente alla Perizia Giurata del tecnico.

2.   Verifica dell’esistenza di allaccio alla pubblica fognatura ed eventuale possibilità di realizzazione.

L’immobile è allacciato alla rete di fognatura pubblica ma non è stata riscontrata alcuna autorizzazione allo scarico. In questo caso, però, è stato possibile regolarizzare il tutto usufruendo della L.R. 27 del 1986 ex art. 38.

3.   Verifica se il cambio di destinazione d’uso rispetta le norme igienico sanitarie.

Prendendo visione del Regolamento Edilizio del Comune di Catania, il tecnico ha verificato la possibilità di realizzare il cambio di destinazione d’uso nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Il progetto

Il progetto realizzato, cerca di rispondere alle esigenze della Committenza, nel rispetto dei vincoli di spazio. È stato così allargato il bagno principale e realizzato un secondo servizio dotato di aerazione meccanica.

Documenti Necessari

  • Scia per cambio di destinazione d’uso;
  • Richiesta di autorizzazione allo scarico;
  • Perizia Giurata;
  • Chiusura dei lavori e SCA ( Segnalazione Certificata di Agibilità);
  • Variazione Catastale.

Costi

Oltre ai costi dei lavori è stato necessario versare una serie di oneri al Comune.  Nello specifico:

  • versamenti per la presentazione della Scia con cambio di destinazione d’uso €500,00;
  • oneri di costruzione pari a €1.850,00 cioè il 7,5% del computo metrico;
  • versamento per richiesta allaccio alla pubblica fognatura € 258,23;
  • 5 marche da bollo di € 16,00;
  • versamento per la presentazione della pratica Sca €120,00;
  • versamento presentazione variazione catastale €50.00.

 

Questa è solo un’idea su cosa fare con gli immobili vecchi.

Per maggiori informazioni, contattaci.

Sporalli, Impresa Edile di Catania.